Thursday, 19 February 2015

Pasteis de nata, polpacci e bacalau

Sveglio l'Atelier Buffo dal suo coma profondo con un post che se non scrivo ora non vedrà mai la luce. Non è che mi sia solo impigrita, nei mesi scorsi ho avuto un po' di perplessità sui contenuti da condividere sul blog, nonché un lavoro adorato ma che mi assorbe parecchio tempo e… matrimoni, di amici cari, di mio fratello, e il nostro… Il 2014 si è concluso col botto vero e il 2015 è iniziato con noi sposati! Ma non è di questo che scrivo oggi.




Qualche weekend fa siamo fuggiti a Lisbona
Biglietti presi tempo fa per un weekend lungo nella capitale portoghese. Weekend del nostro anniversario, ma romanticismo a parte, febbraio mi sembrava una buona idea, una piccola fuga dall'inverno rigido verso temperature più miti.
Non siamo rimasti delusi. L'aereo atterra quasi in città e la discesa già regala una vista spettacolare attraversando la città per intero, da ponte a ponte.





In generale devo dire che la guida Pocket Lisbon della Lonely Planet mi ha delusa parecchio: avevo l'edizione inglese, utile come infarinatura ma poi meglio lasciarsi guidare dall'istinto o dai consigli dei locali. Non vi sto a raccontare quello che abbiamo visto o meno, lo trovate ovunque.
Voglio però condividere quello che mi è piaciuto, interessato, colpito, gli appunti di viaggio.





Lisbona si gira a piedi, a mio avviso, tolto il tram, possibilmente il 28, ogni altro mezzo è superfluo. Preparate polpacci e glutei, scarpe comodissime, è tutta una salita e una discesa. Il nostro primo pomeriggio è stato sotto la pioggia, con san pietrini scivolosissimi che hanno più volte attentato alla nostra vita. A parte questa piccola parentesi, poi un bel tiepido sole e un cielo azzurro, che diventa rosa al tramonto, ci hanno reso parecchio traumatico il rientro in una grigia Londra.





Se avete in programma una gita, Lisbona è consigliatissima. A noi è piaciuta tanto, forse perché riassume bene tutto ciò che un po' manca in terra anglosassone: ottimo cibo a prezzi economicissimi, i baretti da caffè al banco, gli aperitivi al sole con ginja, l' atmosfera latina, la calma. 
Lisbona è un pò decadente, vecchia, ma dà l'impressione che stia per esplodere, in termini di vitalità e di energie. Tradizioni, storia, passato ovunque, ma anche chicche gastronomiche, design, localini interessanti. Non è una città da visitare con una tabella di marcia, meglio camminare lasciandosi attirare dai vicoli. Salite e discese obbligano a cambi di strada, quello che sulla mappa sembra vicino si rileva essere in cima al colle, e così si scoprono angolini caratteristici, murales colorati, ascensori nascosti nei palazzi che ti trasportano da un posto all'altro.



Dormire

ho optato per Airbnb, ottima scelta. Il nostro appartamento fa parte degli Al-Hamma Apartments di Andreia, in Beco do Maquinez 10, Alfama.



Mangiare

Time Out Mercado da Ribeira: perchè a Londra non ci hanno ancora pensato? Un mercato vero, con un'area ristoranti. Sono in realtà stands di specialità portoghesi, compresi chef di una certa rilevanza. Insomma cibo di strada versione gourmet.



Cervejaria Ramiro: pesce fresco a volontà, locale pienissimo, andateci presto, o prenotate, se no armatevi di pazienza per la coda. Non è certo un posto chic o di tendenza, solo pesce e cucinato senza abbellimenti.

Oltre che qui, abbiamo mangiato in ristoranti davvero economici, fidandoci dell'istinto e della percentuale di portoghesi nel locale, e ci è sempre andata bene: con la cucina portoghese e un pesce alla griglia si cade bene o male sempre in piedi.



Per una pausa/spuntino/aperitivo/dopocena

Pasteis de Belem: in questa pasticceria sono nati i famosi pasticcini che attentano al colesterolo e che malauguratamente sono talmente buoni che vanno giù in un secondo e ne mangeresti duecento. Li abbiamo mangiati ovunque, sempre buoni, soprattutto se caldi. Questi sono gli originali, vanno provati, ma se la coda vi spaventa fidatevi che anche nelle altre pasticcerie non sono da meno.

Sol e Pesca: carino, da provare per un aperitivo. Scegli la scatolina di sardine/tonno/etc che ti ispira di più e te la portano in un piattino. Per togliersi lo sfizio di queste benedette scatoline che sono ovunque. Il tutto accompagnato da una Super Bock.

In zona Alfama, vicini a Sè, due posticini davvero carini: Cruzes Credo e Pois Café.
E poi tutti i chioschi dei vari miradouros!




Shopping

Feria de Ladra, in Campo de Santa Clara: il mercatino dell'usato più celebre, guarda caso era dietro casa nostra…



A Vida Portoguesa: un concept store meraviglioso, cartoleria, libri, giocattoli, tessile, artigianato, profumeria… aiutatemi!!



Zona Principe Real: se avete girato tutto il centro e oltre alle note catene e ai negozi di scarpe di dubbio gusto non avete trovato altro, e vi state chiedendo dove sia lo shopping decente a Lisbona… la risposta è Rua da Escola Politécnica e adiacenti. In palazzi affrescati troverete design, bar, handmade, laboratori, in una via di mezzo tra mercato coperto e shopping center (EmbaixadaLX, Entre Tanto). Come per il Mercado da Riberira, che bella questa idea della condivisione degli spazi con creatività! 
Se siete in questa zona, e non avete ancora visitato/non avete intenzione di visitare il Museo Nazionale dell' Azulejo (piastrelle decorate), fate tappa da Solar Antiques, che ne ha una collezione affascinante, in vendita!

Ceramica in generale aka il rimorso dei viaggi low cost: a due settimane di distanza non mi sono ancora rassegnata a non aver comprato e aver organizzato una spedizione per una testa di bue di ceramica bianca, una zuppiera a forma di cavolo, una brocca a forma di ananas.



Scatole di sardine: vedi sopra. Considerato che sarebbero i souvenir per eccellenza, con un packaging che fa impazzire, perché non hanno ancora pensato a farne di formati compatibili con i liquidi ammessi nel bagaglio a mano? Che nervi…




Bene, questa è stata la nostra gita a Lisbona e spero anche il ritorno dell'Atelier Buffo.



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